Tuesday 29 April 2008

Talento sprecato









Sangue, saliva, sudore e una goccia di sperma sono in vendita al prestigioso Harvey Nichols. Il profumo, "Sécrétion Magnifiques", costa 76 sterline ogni spruzzata. Il consumatore ideale - dicono nella pubblicità qualsiasi cosa questo voglia significare - "è l'uomo che si ritiene veramente alternativo a qualsiasi cosa scontata e contro il sistema pur rimanendo genuino".
Ad un elettore medio italiano che si ritrovi su internet alla ricerca di un genuino motivo per spruzzare sperma (pregno di sudore e con abbondante salivazione causata da disordine da stress post-traumatico pre-campagna elettorale), e finisca per sbaglio tra i profumi del sito di Harvey Nichols (in mezzo a creme per le rughe da 300 sterline), non resta nient'altro da fare che lasciarsi andare alle più fantasiose figurazioni sui più agghiaccianti segreti del mercato, durante tutto il periodo della campagna elettorale, seguito da abbondanti perdite di sangue successivo alle elezioni. Di tutti i politici italiani (pregiudicati e non) che mi procurano salivazione, sudore e rigonfiamento testicolare di sperma (tranne la mancanza di sangue è questo il segreto dei laboratori per una ottima spruzzata di "Sécrétion Magnifiques"), l'unico che mi provoca una perdita mestruale è Marcello Dell'Utri. Condanna in primo grado a Milano a due anni di reclusione per frode fiscale e false fatturazioni con Publitalia; indagato per banda armata, concorso esterno in associazione mafiosa; condannato per tentata estorsione ai danni di un imprenditore trapanese con la complicità del boss Vincenzo Virga (la Terza Corte d'Appello di Milano conferma la condanna a due anni). Condanna a due anni di libertà vigilata, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni alle parti civili: tutta Palermo. Adesso s'è riciclato politico per salvarsi il culo e dice cose essenziali tipo: "Non è una lobby quella dei gay, è soltanto una potenza". Dell'Utri è uno che ha terrorizzato fino alla morte il mafioso Vittorio Mangano, morto in prigione per non morire ammazzato (definendolo "un eroe" perché condannato in primo grado all'ergastolo senza tirarsi dietro lui e Berlusconi). E' uno che dice di aver conosciuto tutti i pentiti di mafia e di non averne trovato uno pulito (ma come gli vengono queste cose?). Quello che i libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della resistenza, saranno revisionati soprattutto per non dimenticare l'olocausto dei gay. Questo mentre continua a fare campagna elettorale attiva e uno dei punti chiave del programma è un "esame di sanità mentale per i magistrati": una legge che in qualsiasi altra nazione sarebbe la barzelletta che fa più ridere di Berlusconi. La decisione che mi costringe ad andare a votare (per il meno peggio) è dettata dall'impressione che quando una nazione permette a uno come Dell'Utri di esporre allegramente il suo punto di vista, di raccontarmi quello che pensa come se sia normale esserne interessati, le basi della democrazia e la mia pelle smettono di emanare fetore solamente usando violenza o (se pacifisti) votando contro. Che Marcello Dell'Utri sia finalmente cambiato in meglio, passando dall'altra parte e scoprendo di essere nient'altro che un mafioso omosessuale represso, non mi provoca nessuna salivazione e/o sudorazione (o sperma). Non mi importa assolutamente niente: ho l'impressione di aver cominciato a prenderlo nel culo prima di lui. Alle elezioni io voto contro il consumatore ideale di "Sècrètion Magnifiques": contro l'uomo che si ritiene veramente alternativo alla giustizia, al sistema, alla legge, ai pentiti sporchi e a tutte le altre cose scontate, compreso l'elettore e compreso me, sempre rimanendo il frocio attivo.

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