Saturday 23 August 2008

Il costo della vita

Aumento degli affitti, del petrolio, dell'elettricità, del costo dei figli, del gas, delle ferie di agosto, del vestito della domenica, degli spettatori di reality show, del riconoscimento di prim'ordine al comunismo per rivoluzionare l'Isola dei Famosi. Aumento quindi del rispetto verso i froci famosi, meglio se comunisti e isolati, e aumento del terrore che siano rumeni. Aumento dei trasporti e del costo di una moglie, mentre resta affordabile la follia. Continuo a notare un aumento di gente normale che insiste a dare consigli come quello di avere una vita come la gente normale.
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Con l'aumento dei costi di droga e alcool mi accorgo di essere assalito dall'ipocondria. In tre anni di visite mi hanno detto che sono ansioso, che sono obeso e sottopeso, che ho un occhio storto, che ho il cuore debole, che sembro un rumeno anemico, che devo evitare le inculate occasionali, che fumo troppo, che sto morendo. Poi cambio ospedale e mi dicono che sto bene e in salute: m'avranno scambiato per una vecchia di ottant'anni. Se lo fossi mi sentirei in ottima forma.
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Uno studio di un rivista di scienze ha scoperto che gran parte dei medici si lamenta dello stipendio, troppo simile alla gente normale, e cerca informazioni mediche su Google per sostituire la mancanza di un'opinione da prendere seriamente. "Mi dispiace, figliolo. Con l'aumento dei costi la sua malattia è incurabile, non abbiamo troppa corrente".
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Hanno licenziato tutti i centralinisti. Per parlare con qualcuno sei sempre costretto ad ascoltare una segreteria e una fastidiosa musica di sottofondo. "Centrale di Polizia di Napoli, grazie per averci scelto. La sua sopravvivenza è importante per noi: la preghiamo di restare in linea con Mozart per non perdere la priorità".
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Un rumeno entra in una villetta del ricco nord-est (l'Italia è troppo stretta per vantare il far-west). Svaligia la casa, picchia a sangue il padrone, si incula il cane e fa altre cose che lo declassano come uomo e immagino lo promuovano rumeno. Si siede per riposare un attimo e prende un sigaretta post-orgasmo. "Si può fumare in casa?" "No". "E il posacenere che lo tieni a fare?" "Per i rumeni che non domandano".
Questa barzelletta, come una qualsiasi diagnosi da non prendere seriamente, me l'ha raccontata un ragazzo veneto che vive nella zona a nord-est di Bethnal Green, a nord-est di Londra, che mi ha venduto dell'erba che sarà sicuramente andato a zappare, che mi frega peggio di un napoletano, che sopravvive senza nessun tipo di costi una vita seriamente anormale, insistendo a tenersi in vita col sussidio di disoccupazione inglese da quattro anni, e che mi stava per dare un pugno nell'unico occhio buono.

2 comments:

Anonymous said...

Robba bona.

ghemison said...

bello 'sto pezzo, sei tornato in forma.