Sunday 4 May 2008

Eastern Promises


































Green Lanes, nord-est di Londra: un "sentiero verde" che si allunga per tre miglia senza l'ombra di un albero. E' il quartiere turco: una densità di kebabbari di uno ogni cinquanta metri quadrati - uno ogni venticinque persone - uno ogni tre case vittoriane. Si alternano con gli off licence turchi: li chiamano così perchè per guadagnare di più vendono alcolici durante il divieto governativo e la notte. Una pizzeria di mafiosi disturba il paesaggio all'arrivo a Manor House: non ci entra mai nessuno (a differenza delle altre razze, la mafia italiana per evidenti interessi economici invece che accorparsi ha avuto beneficio da uno sviluppo ramificato). Di fronte agli italiani c'è un barbiere. Se ne contano più di una dozzina in mezza Green Lanes, tutti per capelli turchi: un barbiere ogni due famiglie islamiche - per guadagnare di più tagliano ai parenti degli altri. Di fianco viveva una ragazza di Rovigo e la mia speranza (sono finite a Buenos Aires con un maestro di tango). Turnpike Lane, lato nord, un agglomerato discontinuo di case della mafia inglese affittate a polacchi e africani alla media di cinque a stanza. Per guadagnare di più li mettono addirittura insieme e non ci crederebbe nessuno. Due passi e siamo a Wood Green dove, finiti i neri e i polacchi, la mafia inglese fa combattere i cani. Ritornando al centro, tra i kebabbari, assistiamo nel chiarore della notte e del divieto governativo allo smercio di 300 chili di eroina e cocaina ogni settimana. Alla fine di tre miglia di merde di cane e barbiere, alla fine della Green Lanes, alla fine della mafia turca, alla fine del fantasma di una ragazza e di una speranza, finisce tutto questo e comincia Finsbury. Il primo taglio di gola avviene al secondo minuto di proiezione; per attendere il taglio delle dita bisogna pazientare per altri diciassette. Benvenuti a Finsbury, il regno della mafia russa, alla visione del nuovo film di David Cronenberg ("Eastern Promises"), ancora una volta incentrato sul dilemma del dualismo e della sua esplorazione ed ancora una volta un qualcosa assolutamente da vivere. A Dicembre in tutti i cinema, anche quelli in mano alla mafia italiana (quest'ultima veramente poco interessante in virtù di un mercato ormai saturo).

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